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A Liegi l’Hamlet di Ambroise Thomas in versione contemporanea firmata Cyril Teste. Splendida prova del baritono belga Lionel Lhote
Le 10 Mars 2023Opera a suo tempo di buon successo, complice il rinnovato interesse per Shakespeare durante il periodo romantico che frutterà numerosi lavori da lui tratti, l’Hamlet del 1868 del francese Ambroise Thomas pagherà però presto la colpa di essere stato scritta da un autore ricoperto da onori in patria ma considerato molto convenzionale, quindi messo rapidamente da parte. Invece, a ben guardare, la sua partitura dimostra apertura al nuovo, e non solo per il famoso assolo di sassofono, il primo in un’opera, strumento da poco creato da Adolfo Sax che di Thomas era amico. Tutta l’orchestrazione è assai curata, ricca di soluzioni originali, ad esempio, nella scelta e combinazione degli strumenti, ricca di colori e sonorità, di combinazioni timbriche inedite e sempre variate. Un lavoro accurato che è stato detto, giustamente, da spessore ai personaggi completando il loro profilo tracciato dal libretto. E a Liegi la musica di Thomas è stata ben valorizzata dalla messa in scena essenziale, efficace, con opportuni inserti di riprese in diretta e di video, firmata Cyril Teste e dalla bravura degli interpreti, in primo luogo il baritono belga Lionel Lhote, vero mattatore dello spettacolo, che interpreta un principe di Danimarca più maturo del solito ma non per questo meno attanagliato dai dubbi, una prestazione splendida, convincente, sia vocalmente che dal punto di vista attoriale.
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Dopo il recital di fine gennaio, ecco che anche l’opera torna dal vivo ad Aversa anche se ancora solo in forma di concerto e senza pubblico, comunque un ulteriore passo avanti verso un ritorno alla normalità che purtroppo in Belgio per i teatri sembra ancora molto lontana.
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Finalmente, dopo dieci mesi, Orchestra e Coro dell’Opera delle Fiandre sono tornati a fare musica insieme dal vivo in una serata di buon auspicio all’insegna della cacciata delle tenebre. Brani quindi sopratutto dal Fidelio di Beethoven, che appunto tratta di una liberazione, ma anche i due brani dal Macbeth di Verdi che raccontano della ricerca di redenzione, e l’aria di Sarastro nel secondo atto del Flauto Magico di Mozart che afferma la felicità di rivedersi.
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Pour la première fois sur scène en Sicile, le couple Anna Netrebko et Yusif Eyvazov ne se sont pas épargnés, malgré les conditions acoustiques non idéales du théâtre en plein air du Verdura, ils se sont comportés comme des professionnels sérieux et ont voulu offrir un programme riche et articulé qui s'est terminé par trois bis. Et le public de Palerme a apprécié et a chaleureusement applaudi à l’excellente performance des deux artistes.
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Teatro Massimo de Palerme: en août, Roberto Alagna&Alexandra Kurzak, puis Anna Netrebko&Yusif Eyvazov
Le 16 Juillet 2020C’est Palerme qui verra le retour sur la scène italienne de Roberto Alagna, après les contestations pendant l’Aida à la Scala de 2006, et ce sera toujours Palerme qui accueillera pour la première fois en Sicile la star Anna Netrebko.